Veduta sull'isola di San Michele dalla laguna — (Archivio Venipedia/Bazzmann)

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Veduta sull'isola di San Michele dalla laguna — (Archivio Venipedia/Bazzmann)

Dopo i trascorsi religiosi e il glorioso passato di importante centro culturale, l’Isola di San Michele è oggi nota in tutto il mondo per il cimitero cittadino; per questo è anche denominata l’Isola dei Morti.

Un tempo era conosciuta per essere “Cavana de Muran” in quanto offriva rifugio ai barcaioli diretti a Murano.

Le origini dell'isola di San Michele, oggi comunemente chiamata l'isola del Cimitero, risultano riconducibili alla presenza sul luogo dei monaci Camaldolesi pur essendoci due versioni attualmente accreditate in merito al loro arrivo sul posto.

Un’antica leggenda racconta che nel 978, in occasione di un pellegrinaggio a Venezia, il monaco benedettino Romualdo di Sant’Apollinare, fondatore della congregazione camaldolese, assieme al proprio maestro spirituale Marino approdassero “sopra un paludo apreso Muran” diversamente noto come Cavana di San Michele Arcangelo. Da questo fortui

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