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Curiosity, Gerard ter Borch the Younger, ca. 1660–62 (Metropolitan Museum NY)

La maestra Anzola che insegnava a leggere, cucire e scrivere e sua figlia Angelica

L’ultima pillola la dedico alle maestre, figure assai diffuse ma poco considerate, prendendo spunto da una nota che ho rintracciato in un volume particolare, uno di quei manuali per apprendere a scrivere, di cui ho già...

Curiosity, Gerard ter Borch the Younger, ca. 1660–62 (Metropolitan Museum NY)

La voce delle donne nei conflitti d'Europa: la Riforma

Le donne ai margini della Storia? Chi mai l’ha detta questa sciocchezza? La scrittura femminile è testimonianza della continua presa di parola, di coinvolgimento, di proposte e di ribellioni, di volontà e di tenacia...

Curiosity, Gerard ter Borch the Younger, ca. 1660–62 (Metropolitan Museum NY)

Vittoria Colonna, le rime pericolose e l’amico geniale

Non posso certo cavarmela su Vittoria Colonna con il breve cenno fatto nella pillola precedente. Vittoria merita la nostra attenzione e per più motivi. Di importante famiglia romana Vittoria (1490-1547) era divenuta,...

Curiosity, Gerard ter Borch the Younger, ca. 1660–62 (Metropolitan Museum NY)

I racconti della regina Margherita

Che si può fare durante un isolamento? Raccontare! Margherita d’Angoulême (1492-1549), regina di Navarra e sorella del re di Francia Francesco I, che ben conosceva la cultura italiana, si ispirò al Boccaccio e al...

Curiosity, Gerard ter Borch the Younger, ca. 1660–62 (Metropolitan Museum NY)

La più premiata dalla fortuna dei torchi: la poesia femminile

Nel 1543 il celebre letterato e poligrafo Anton Francesco Doni indirizzava una lettera alla veneziana Madonna Francesca Baffo: Jo stupisco, io rinasco, che mie rime o mie lettere colme che io son guasto d’amore di voi...

Curiosity, Gerard ter Borch the Younger, ca. 1660–62 (Metropolitan Museum NY)

Le ultime volontà di Speranza, artigiana della lana

Quanto hanno contribuito le donne alla ricchezza delle città europee del Cinquecento, allo sviluppo delle manifatture, alla circolazione del denaro grazie al loro lavoro e attraverso l’acquisto non solo di beni di...

Curiosity, Gerard ter Borch the Younger, ca. 1660–62 (Metropolitan Museum NY)

Libri per le "donne che niente sanno"

La diffusione della stampa fu un prezioso alleato per la crescita dell’istruzione e, conseguentemente, per lo sviluppo di una consapevolezza di sé, specie per le donne e gli umili. I tipografi sfornarono in gran...

Curiosity, Gerard ter Borch the Younger, ca. 1660–62 (Metropolitan Museum NY)

La scrittura di Bellezze, processata come strega

La testimonianza più eclatante dell’alfabetizzazione femminile in crescita nel primo Cinquecento sono le carte scritte di proprio pugno da Bellezze Ursini, una vedova di circa 60 anni, abitante in un piccolo centro...

Curiosity, Gerard ter Borch the Younger, ca. 1660–62 (Metropolitan Museum NY)

I segreti alchemici e cosmetici di Caterina

Oggi vi parlo delle competenze particolari di una donna non comune, Caterina Sforza (1463-1509), contessa di Imola e Forlì, figlia illegittima di Galeazzo Maria Sforza, e poi moglie di Girolamo Riario e madre di...

Curiosity, Gerard ter Borch the Younger, ca. 1660–62 (Metropolitan Museum NY)

Scrivere per il teatro di piazza: Antonia Tanini Pulci

Le donne che sapevano scrivere, e come si è già visto alla fine del Medioevo erano in costante aumento, non erano avulse dagli stili comunicativi più nuovi e capaci di coinvolgere un vasto pubblico. Caso questo di una...

Curiosity, Gerard ter Borch the Younger, ca. 1660–62 (Metropolitan Museum NY)

Maddalena Scrovegni e il mecenatismo delle donne

Maddalena Scrovegni. Un cognome che “buca” la storia richiamando immediatamente la splendida cappella, gioiello di Giotto, che fece costruire a Padova il nonno, il ricchissimo banchiere Enrico. Ma c’è molto altro da...

Curiosity, Gerard ter Borch the Younger, ca. 1660–62 (Metropolitan Museum NY)

Le prime scrittrici pubblicate nell’esordio dell'arte della stampa

Se la diffusione dei volgari aprì la porta all’alfabetizzazione femminile, la nascita della stampa a caratteri mobili e la sua diffusione nella seconda metà del XV secolo ebbero un ruolo rilevante nella promozione dell...

Curiosity, Gerard ter Borch the Younger, ca. 1660–62 (Metropolitan Museum NY)

La badessa “femminista” Isabel de Villena

Le donne in grado di scrivere hanno sempre desiderato prendere parte ai dibattiti e ai movimenti che connotavano il loro tempo, esprimendo, con una varietà di stili e di posizioni, il proprio pensiero; ma l’altro...

Curiosity, Gerard ter Borch the Younger, ca. 1660–62 (Metropolitan Museum NY)

Le tante storie della Vergine che legge

La Vergine che legge è un tema che mi è molto caro, su cui ho ricercato e scritto molto, stupefatta dalla disattenzione riservata alla rappresentazione dell’Annunciata come straordinario documento della storia del...

Curiosity, Gerard ter Borch the Younger, ca. 1660–62 (Metropolitan Museum NY)

Gli strumenti in mano alle madri per insegnare l’alfabeto

Il primo sussidio didattico per avviare i bambini all'alfabetizzazione, nel passato come nel presente, è costituito dall'abecedario o sillabario che ha alle spalle una lunghissima storia: già nel mondo classico...

Curiosity, Gerard ter Borch the Younger, ca. 1660–62 (Metropolitan Museum NY)

Il testamento di Maria Zorzi: «laso a le done de la croxe de la zudecha ducati 5»

Scrivere testamenti. Ecco un uso della scrittura che divenne frequente soprattutto a partire dal XV secolo anche nelle donne, e soprattutto tra le donne veneziane. Decidevano di scrivere le loro volontà prima di un...

Curiosity, Gerard ter Borch the Younger, ca. 1660–62 (Metropolitan Museum NY)

Bianca Maria Visconti: «ho aparturito uno bello fiolo», anzi assai brutto…

Le donne dell’aristocrazia europea, destinate a divenire principesse se non regine e molto spesso regnanti nei periodi in cui i mariti erano in guerra o erano morti, dovevano essere istruite all’arte di governo e per...

Curiosity, Gerard ter Borch the Younger, ca. 1660–62 (Metropolitan Museum NY)

Cassandra Fedele: «messa da parte l’odiata conocchia e l’ago ho seguito la mia vocazione»

L’Umanesimo riscoprì i classici e ricreò una cultura che si basava e si esprimeva in latino, distanziandosi dall’istruzione di base a cui potevano accedere le donne e le classi umili. Tuttavia alcune accettarono la...

Curiosity, Gerard ter Borch the Younger, ca. 1660–62 (Metropolitan Museum NY)

Christine de Pizan: una scrittrice per mestiere

Te lo ripeto, e non dubitare del contrario, che se ci fosse l’usanza di mandare le bambine a scuola e di insegnare loro le scienze come si fa con i bambini, imparerebbero altrettanto bene e capirebbero le sottigliezze...

Curiosity, Gerard ter Borch the Younger, ca. 1660–62 (Metropolitan Museum NY)

La mercantessa Margherita e il suo monito per una vita meno materiale

Le donne hanno scritto una montagna di lettere; pure con un’istruzione rudimentale hanno cercato di mantenere i rapporti con mariti e figli lontani, o con la famiglia di provenienza. Da sempre erano stati i mercanti a...

Curiosity, Gerard ter Borch the Younger, ca. 1660–62 (Metropolitan Museum NY)

Il giuramento dell’ostetrica

Le donne hanno sempre lavorato, anche se le fonti storiche sono state poco generose nel documentarlo, preferendo annotare i maschi capofamiglia. Ma ci sono mestieri propri delle donne che più facilmente sono usciti...

Curiosity, Gerard ter Borch the Younger, ca. 1660–62 (Metropolitan Museum NY)

Saluti dalla badessa

Scrittrice è un termine piuttosto impegnativo, specie per le donne delle epoche precedenti all’odierna. È associato a una precisa ambizione: quella di misurarsi con i generi letterari, con le aspettative di un pubblico...

Curiosity, Gerard ter Borch the Younger, ca. 1660–62 (Metropolitan Museum NY)

Donne comuni che contano, registrano, scrivono

La diffusione dei volgari si associa allo sviluppo delle città e al loro bisogno di scritture, di registrazione degli scambi, degli affari, soprattutto nelle città mercantili. E le recenti ricerche hanno evidenziato...

Curiosity, Gerard ter Borch the Younger, ca. 1660–62 (Metropolitan Museum NY)

Marie de France, la “lingua” e la nascita della tradizione iconografica della scrittrice, «Ici escris mon nom Marie»

La diffusione dei volgari, della “lingua madre”, permise l’emergere di narratrici come Marie de France, una donna proveniente da un ambito, la corte anglo-normanna di Enrico II Plantageneto e di Eleonora d’Aquitania,...