Oggi vi parlo delle competenze particolari di una donna non comune, Caterina Sforza (1463-1509), contessa di Imola e Forlì, figlia illegittima di Galeazzo Maria Sforza, e poi moglie di Girolamo Riario e madre di Giovanni dalle Bande Nere: una donna di potere e di governo, che dovette rivestire panni “virili”, come dissero i contemporanei, ammirata per il suo vigore anche da Machiavelli. Occupò con il proprio esercito Castel S. Angelo a Roma alla morte di Sisto IV e dopo l’uccisione del marito si rinchiuse nella rocca di Ravaldino di Forlì e resistette all’assedio di Cesare Borgia.
Ma Caterina Sforza trovò il tempo per occuparsi di farmacia, medicina, chimica e profumeria e nel terreno a ridosso della rocca aveva allestito un “orto di semplici” dove coltivava erbe medicinali a uso di un vero e proprio laboratorio d’alchimia attrezzato di alambicchi, dove riusciva a estrarre le sostanze utili a comporre medicamenti. Nella lettera autografa che riproduco richiedeva, durante l’assedio, di essere rifornita di recipienti di vetro: Mandatice palle tre de vetro tondo ha¬biano il buco picolo et che tengano doi bucali de misura et XII cipolle marine che se chiamano schille, che quanto più presto le mandarite ne serrà più grato
.
Mise a profitto tutte le sue esperienze e conoscenze in un’opera di di spezieria, farmacia, medicina e profumeria che offre un ampio quadro delle conoscenze scientifiche del tempo, con ben 471 ricette. 357 sono riservate alla medicina e spiegano il metodo di preparazione relativo alle diverse malattie tra cui peste, lebbra, frattura di ossa, calcoli ma anche le disfunzionalità erettili maschili. Alcuni preparati di erbe e incensi da bruciare nei bracieri e profumare e disinfettare gli ambienti potrebbero venire utili ai nostri giorni… Le altre 84 ricette sono dedicate a far bella la pelle delle donne, pozioni e unguenti per rassodare, depilare e profumare il corpo. Nel 1525 il conte Lucantonio Cuppano da Montefalco, capitano al servizio di Giovanni dalle Bande Nere, trasse una copia dall’originale manoscritto dandogli il titolo Experimenti de la Exellentissima Signora Caterina da Furlj matre de lo Illuxtrissimo Signor Giovanni de’ Medici, di cui vedete una pagina, e solo in anni recenti è stato edito. Forse anche oggi potremmo imparare qualche segreto utile da Caterina.