«I Veneziani furono impegnati per molti anni a difendere alleati e interessi e, grazie alla loro prudenza e abilità politica, ottennero una posizione molto più favorevole dei loro concorrenti in Siria, in Egeo, nel Mar Nero, e in buona parte dell’Impero d’Oriente. La conseguenza fu che in tutte le città del Mediterraneo orientale si crearono delle colonie veneziane molto attive, governate dalle leggi della Repubblica e guidate da consoli, o “Baili”. Per mantenere il collegamento fra di esse la Serenissima doveva avere mano libera e sicura sulla via del mare, difendendosi con le armi dagli innumerevoli nemici (pirati e altri stati concorrenti) che tramavano per ridimensionare quel controllo e quel preteso dominio dell’Adriatico. Fu nel momento più acuto della lotta tra i Comuni e Federico Barbarossa, nella prima metà del 1100, che la politica veneziana si rafforzò.»
Written by: Maurizio Vittoria
Questo contenuto appartiene alla serie del libro: Storia di Venezia tascabileDalle origini al MOSE. Un viaggio nel tempo tascabile, dalla Venezia prima di Venezia fino ai giorni nostri. Corredato di immagini, opere d’arte e sguardi curiosi sulla città più singolare ed amata al mondo.