Risaliamo il Mincio accompagnate da aironi in volo, una curva dopo l’altra, e sembra di non finire mai. Giunte sul primo lago si pone un altro problema: non vediamo segnali, non abbiamo mappe che ci indichino con precisione il percorso dei canali, solo rappresentazioni assai generiche. Dobbiamo fare alcuni tentativi (per fortuna abbiamo l’ecoscandaglio) prima di trovare il passaggio per il Lago Inferiore, dove ci aspettano stanche, infreddolite e affamate le altre donne.
Alle 15.30 finalmente raggiungiamo la Canottieri Sparafucile, che ospiterà le nostre barche per due notti. Come promesso, al nostro arrivo il risotto è pronto e mangiamo, tutte riunite, sotto il cielo grigio ma con una vista spettacolare sul centro storico di Mantova, al di là del lago. Finito il pranzo esce anche un po’ di sole, allora decidiamo di recuperare il programma previsto per la giornata: ritiro bici al noleggio per essere agili nei nostri percorsi, un’improvvisata lezione di voga (lezione? è già bravissimo di suo) per Giovanni Alberini, il nostro oste dell’agriturismo che è venuto a prelevare le nostre valigie, e poi un giro di esplorazione in barca dei laghi mantovani. Fa già quasi buio quando finalmente raggiungiamo l’agriturismo, ci resta giusto l’energia per una pizza e tutte ci ritiriamo nelle nostre stanze esauste. Che giornata intensa!
Curato da: Luana Castelli
Questo contenuto appartiene alla serie del libro: Viaggiare a remi tra Venezia e il Nord ItaliaUna guida pratica, un diario di bordo del gruppo di vogatrici "Un Po di... Donne".