Incisione raffigurante il doge Antonio Priuli

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Aveva 70 anni (era nato il 10 maggio 1548).

Uomo devoto e benvoluto dal popolo per la sua magnanimità e sagacia politica.

Aveva sposato Elena Barbarigo, morta prima della sua elezione a doge, che gli aveva dato 14 figli (6 maschi e 8 femmine) e di questi due maschi si dedicarono alla vita ecclesiastica e sette femmine a quella claustrale.

Dopo aver servito fedelmente la Repubblica, combattendo a Famagosta (1571) o rappresentandola come ambasciatore presso il re di Francia o presso il papa, era stato eletto procuratore di S. Marco de citra (3 luglio 1602).

L’evento pi

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