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«Garantire la sicurezza dell'Adriatico era un problema grave e immediato. Il vasto traffico di merci suscitava infatti la cupidigia di molti e nel IX secolo innescò, presso gli Slavi e i Croati dalmati, il fenomeno della pirateria. I pirati, ferocissimi, si spingevano addirittura fino a Grado, rifugiandosi poi nel dedalo di isole, bassifondi e insenature della costa della Dalmazia. Questo senza che l’impero bizantino, sempre più infiacchito e troppo lontano, potesse intervenire con successo. La piccola “Rivoaltum” iniziò quindi la lotta da sola. Fu una guerra lunga e spietata contro un nemico che colpiva invisibile con infinite e improvvise scaramucce, e si ritirava poi nei suoi nascondigli. Nelle numerose e cruente battaglie navali perì anche un Doge (Pietro I Candiano), ma la situazione si sarebbe risolta solo dopo aver stretto un patto di amicizia con le città istriane e dalmate, interessate anch'esse alla sicurezza del mare e della libera navigazione. Nel maggio dell’anno 999 venne così armata una grossa flotta che, sotto il comando del Doge Pietro Orseolo II, si inoltrò sicura verso la Dalmazia.»

— Stai leggendo un estratto dal nostro libro Storia di Venezia tascabile, scritto da Maurizio Vittoria.

Scritto da: Maurizio Vittoria

Questo contenuto appartiene alla serie del libro: Storia di Venezia tascabile

Dalle origini al MOSE. Un viaggio nel tempo tascabile, dalla Venezia prima di Venezia fino ai giorni nostri. Corredato di immagini, opere d’arte e sguardi curiosi sulla città più singolare ed amata al mondo.

Questo contenuto appartiene alla serie: