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«Fu grazie ad un tentativo di invasione da parte dei Franchi, che si avviò la vera fondazione dell’attuale città di Venezia. I Franchi scesero nell’Italia del nord, guidati da Carlo Magno, occupando il regno dei Longobardi che avevano sconfitto. Nell’anno 810 le truppe di Pipino, figlio di Carlo Magno, arrivarono fino a Grado, espugnandola e distruggendo Jesolo e Cittanova. La laguna era invasa, gli abitanti erano in serio pericolo. La tradizione racconta che i Veneziani misero allora in atto la prima astuzia della loro storia: con una fuga simulata si fecero inseguire dalla flotta francese all’interno della laguna, lì dove l'acqua era più bassa e i canali più contorti. Le imbarcazioni nemiche, più grosse di quelle veneziane, si incagliarono presto nelle “secche”, rimanendo così in balia di ogni attacco. Prima che riuscissero a raggiungere Malamocco, i Francesi vennero quindi attaccati e sconfitti, grazie anche all’aiuto delle navi bizantine accorse in tempo. Questa almeno è la tesi della storiografia locale, ma molto probabilmente Pipino invece si trovava in vantaggio ma, all’arrivo di una flotta bizantina, preferì la ritirata. La vittoria sortì due importanti effetti.»

— Stai leggendo un estratto dal nostro libro Storia di Venezia tascabile, scritto da Maurizio Vittoria.

Scritto da: Maurizio Vittoria

Questo contenuto appartiene alla serie del libro: Storia di Venezia tascabile

Dalle origini al MOSE. Un viaggio nel tempo tascabile, dalla Venezia prima di Venezia fino ai giorni nostri. Corredato di immagini, opere d’arte e sguardi curiosi sulla città più singolare ed amata al mondo.

Questo contenuto appartiene alla serie: