Il campo prende il nome dall'attigua chiesa intitolata al santo Luigi Ludovico d'Angiò, a Venezia detto Alvise che, secondo la tradizione, nel XVI secolo la nobile veneziana Antonia Venier vide in sogno. Si racconta che il santo, che fu vescovo di Tolosa, le abbia indicato dove costruire il tempio ad esso dedicato. La Venier, oltre alla chiesa, costruì a sue spese anche un monastero nel quale ella si ritirò per praticare gli insegnamenti di Sant'Agostino.
Nel 1411 arrivarono nel convento numerose monache Agostiniane fuggite da Serravalle a causa della guerra civile. Successivame
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