Qual è la definizione di biodiversità?
L’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) dice: la biodiversità può essere definita come la ricchezza di vita sulla terra: i milioni di piante, animali e microrganismi, i geni che essi contengono, i complessi ecosistemi che essi costituiscono nella biosfera
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La Convenzione ONU sulla Diversità Biologica la definisce:
la diversità biologica - o biodiversità - è il termine dato alla varietà della vita sulla Terra e ai modelli naturali che essa forma. / Questa diversità è spesso intesa in termini di un'ampia varietà di piante, animali e microrganismi. / La biodiversità include anche le differenze genetiche all'interno di ciascuna specie, ad esempio tra varietà di colture e razze di bestiame. Cromosomi, geni e DNA, gli elementi costitutivi della vita, determinano l'unicità di ogni individuo e di ogni specie. / Un altro aspetto della biodiversità è la varietà di ecosistemi come quelli che si trovano in deserti, foreste, zone umide, montagne, laghi, fiumi e paesaggi agricoli. In ogni ecosistema, le creature viventi, inclusi gli umani, formano una comunità, interagendo tra loro e con l'aria, l'acqua e il suolo che li circonda.
Tutto ciò che comporta la vita sul nostro pianeta, dall’oceano fino al DNA, quindi, rientra nel concetto di biodiversità.
La biodiversità produce servizi utili, e vitali.
Dalla biodiversità riceviamo i cosiddetti servizi ecosistemici naturali, cioè benefici pratici di ogni forma e tipo: ciò che mangiamo, ciò con cui ci riscaldiamo e facciamo muovere le nostre automobili, il materiale di cui è fatto lo schermo in cui stai leggendo questo testo, i medicinali e molto altro ancora, fino al tramonto che tanto fa sognare al mare d'estate.
Capire la biodiversità, la sua reale importanza e ancor più la necessità di salvaguardarla è vitale. L’importanza di un albero per l’ossigeno che produce a nostro favore o per l’ombra rinfrescante di cui si può godere in una giornata assolata, il ruolo determinante delle api e della loro impollinazione, ciò che l’acqua rappresenta per la vita stessa sul pianeta, sono tutti ruoli dei cosiddetti servizi ecosistemici naturali che sono chiari alla quasi totalità delle persone.
Più avanza la ricerca nel settore e più capiamo aspetti della biodiversità che prima non erano conosciuti, o chiari. Ad esempio l'ossigeno che respiriamo non è prodotto solo dagli alberi, ma anche dagli oceani. Anzi, più degli alberi stessi.
Salvaguardare la biodiversità è salvaguardare noi stessi.
La perdita di biodiversità danneggia tutti.
È il motivo per cui gli scienziati e i ricercatori che si impegnano in questo campo spesso lanciano allarmi e avvertimenti quando individuano una specie in via di estinzione o estinta o in pericolo. Anche quando sono le condizioni ambientali a costituire una potenziale o fattiva minaccia. Anche quando la minaccia non arriva per azione diretta dell'uomo.
Nella biodiversità tutto è equilibrio, tutto è utile. In una parola: interdipendente.
Il fastidioso e puzzolente cimice? Ha un ruolo.
La zanzara che prenderemo a ceffoni d'estate? Ha un ruolo.
Le vespe e i calabroni? Proprio così, hanno un loro ruolo.
Tutto nella biodiversità ha un preciso ruolo, fa parte di un preciso equilibrio e soprattutto è vitale per la nostra sopravvivenza: ciò che mangiamo, quello con cui ci curiamo quando stiamo male, perfino le innovazioni tecnologiche traggono vantaggi dalla ricerca scientifica che osserva, studia e analizza la biodiversità.
Quando si parla di interdipendenza, lo si fa a ragion veduta: anche se non è immediato, anche se non è chiaro, anche se non è comprensibile oggi, il motivo per cui in Natura esiste una data cosa non è campato per aria, non è infondato. Soprattutto, ogni cosa è collegata all'altra. Magari non direttamente, ma lo è.
Noi, siamo collegati all'intera biodiversità.