Il Palazzo della Zecca nella veduta di Jacopo de' Barbari — (Archivio Venipedia/Bazzmann)

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Il Palazzo della Zecca nella veduta di Jacopo de' Barbari — (Archivio Venipedia/Bazzmann)

Uno dei luoghi più preziosi e importanti di Venezia, non solo per la magnificenza delle sale interne e dell'architettura esterna, ma anche perché in questo edificio veniva coniata la moneta veneziana più conosciuta al mondo: lo Zecchino d’oro. Un piccolo assaggio della complessa attività della Zecca è solo intuibile dai pochi oggetti rimasti: un torchio del XVIII secolo e gli antichi forzieri della Repubblica.

La Zecca era il luogo dove si coniavano le monete della Repubblica e si custodiva il tesoro dello Stato e i depositi dei privati.

Il palazzo, collocato in Piazza San Marco fin dalla seconda metà del XIII secolo, era inizialmente in legno. Dopo un grosso incendio verificatosi nel 1532 venne deciso di rifarlo in pietra d'Istria e ne fu incaricato Jacopo Sansovino, che realizzò l’opera tra il 1537 e il 1547.

All'inizio l’edificio aveva solo un piano, decorato a piano terra da un bugnato rustico e in stile dorico nel piano superiore. Nel 1558 si decise la costruz

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