Ancora giovanissimo, sembra che nel 1564 Jacopo sia stato invitato da Guidobaldo II della Rovere alla corte di Urbino, avendone il duca apprezzato il talento nel suo soggiorno a Venezia.
Nel maggio 1567 iniziò il soggiorno romano di Palma, ospitato fino all'anno successivo dall'ambasciatore del duca, Traiano Mario.
Al suo soggiorno romano risale forse la partecipazione alla decorazione delle Logge vaticane, non riscontrabile per certo a causa dei numerosi restauri. Andarono perdute quasi tutte le sue altre opere romane, eccezione fatta per la S. Teresa trafitta da
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