Una lunga attesa di circa 30 anni sembra finalmente aver dato i suoi frutti con un sistema che può reggere l’onda di marea dell’Adriatico quando diventa critica per la laguna veneziana.
Per la prima volta viene sperimentato su una marea reale il sistema di protezione MOSE (MOdulo Sperimentale Elettromeccanico) nella bocca di porto del Lido di Venezia, quella che ha la funzione di protezione verso la laguna veneziana, direttamente collegata con le acque alte storiche della città lagunare.
Alle ore 12:00, con la previsione di marea di 125cm, l’altezza in laguna — e quindi in città — è di soli 70cm, evitando così per la prima volta l’ormai famoso in tutto il mondo evento di acqua alta veneziana, che oggi avrebbe portato inevitabilmente sotto una parte della città.
Il grafico mostra la punta di marea interna in laguna (area più scura) con le misurazioni in mare, che risultano molto più alte. (Comune di Venezia — Centro Maree)
È la fine delle acque alte veneziane?
La prova di oggi sembra confermare questa nuova direzione, con una città più protetta e più sicura, che ora dovrà misurarsi con ulteriori test, il collaudo finale (previsto per il 31 dicembre 2021) e la verifica della quotidianità, confermando che il MOSE risulti affidabile ed efficiente ad ogni necessità, senza intoppi.
L’altra prova si avrà in caso di futuri eventi eccezionali come l’evento del 2019, quando la marea ha raggiunto il picco di 187cm, determinato da vari fattori ambientali che insieme hanno prodotto una situazione altamente critica in tutta la laguna, che con l’attuale crisi climatica in corso si prevede saranno più frequenti e intensi.
Tuttavia il successo del MOSE di oggi fa ben sperare nell’aver risolto almeno una larga parte del problema e, sebbene non va abbassata la guardia, permette di guardare al futuro con un’altra prospettiva, più positiva e di maggiore serenità.