Caratterizzato dalla presenza di quattro pinnacoli realizzati nel 1823 e posti alla base dei corrimani di pietra; questa introduzione architettonica — guglie appunto — hanno contribuito a rinominare il ponte che originariamente si chiamava Ponte di Cannaregio dal canale che lo attraversa (il secondo maggiore corso d'acqua dopo il Canal Grande).
Oltre a questo tipico elemento, sul ponte sono scolpiti due scudi collegabili al doge Nicolò Da Ponte e numerosi volti e maschere che adornano l'arco esterno della volta.
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