Pipe antiche.

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Uomo d’affari nel tabacco, astuto e senza scrupoli, che per la sua intraprendenza e le manovre al limite della legalità, fu poco apprezzato dai nobili veneziani.

La figura di Manfrin non è solo legata all’ambito imprenditoriale ma anche alla sua immagine culturale che lo portò, alla fine del Settecento, ad essere uno dei pochi ad investire in belle arti.

Girolamo Manfrin nacque a Zara nel 1742 da umile famiglia della quale non si conoscono le origini ma comparve nei documenti ufficiali a partire dalla fine degli anni Sessanta del Settecento.

Considerando la reputazione che lo precedeva, il conte Manfrin doveva essere un mercante astuto ed un imprenditore senza scrupoli, dalla dubbia onestà e capace di arrivare al potere impiegando anche mezzi illeciti. Alcuni aristocratici denigratori, in una satira velenosa, dissero di lui: “in mezzo al fango, e dalla merda nato”.

Nel 1769 riuscì a vincere la gara d’appalto

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