Il campo San Zaccaria

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Di dimensioni modeste, questo campo fu un centro religioso di enorme valore.

Oltre alla chiesa, esisteva un convento benedettino che ospitava le fanciulle delle più altolocate e nobili famiglie veneziane: molte le dicerie e i pettegolezzi su questo luogo. Da una parte si narra di feste e divertimenti che queste giovani monache non si facevano mancare ma, dall'altra, si ricorda questo luogo per la sua rigidità e severità, al punto che di sera i due accessi al campo venivano serrati da portoni.

L’ingresso del campo in direzione San Provolo si segnala per il suo portale in stile tardo-gotico (realizzato dalla scuola dei Bon), decorato con bassorilievi raffiguranti San Zaccaria (in alto) e la Vergine col Bambino affiancata da San Giovanni Battista e San Marco.

Al campo si può accedere anche dal sotoportego San Zaccaria (in direzione della Riva degli Schiavoni); secondo il racconto popolare fu quello il punto in cui il Doge Pietro Tradonico, recatosi alla chiesa di San Zaccaria per l’annuale visita, venne assassinato da un gruppo di sostenitori del partito favor

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