Il campo prende il nome dalla zona che era adibita a vigna fino ai primi anni del 1200 dove esisteva un oratorio dedicato a San Marco che – leggenda vuole – mentre si recava ad Aquileia sia stato sorpreso da una burrasca e qui nel sonno gli apparve un angelo che gli disse: «Pax Tibi Marce Evangelista meus» (lat. «pace a te, Marco, mio evangelista»), che diventò poi il motto della Serenissima e che si leggeva sul libro del leone alato quando la Serenissima era in pace.
È uno tra i campi più ampi e ariosi di Venezia e anche uno tra i più tranquilli. Una sensazione di aut
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