Cinque grandi finestre ad arco, che simboleggiano i cinque libri della Torà, rendono la sinagoga italiana immediatamente riconoscibile fin dall'esterno. La più recente fra le sinagoghe del ghetto, deve la sua costruzione alla «Santa Comunità Italiana», proveniente in particolare da Roma, che la edificò nel 1575 come dichiara lo stemma al centro della facciata; l'edificio poi subì dei restauri nel 1739 e nel 1759.
La struttura di ridotte dimensioni, in particolare nel suo primo piano, fa presupporre che vi sia stata dapprima una sala cerimoniale e
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