Veduta interna del museo della Filanda, con particolare su un esempio di tessuti lavorati. — (Archivio Venipedia/Bazzmann)

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Veduta interna del museo della Filanda, con particolare su un esempio di tessuti lavorati. — (Archivio Venipedia/Bazzmann)

Il visitatore diventa protagonista di una vera e propria esperienza, rivivendo quello che era il lavoro nell’antica fabbrica della seta.

Si toccheranno con mano i bachi da seta e i cascami, i residui di prodotto che servivano per realizzare il cordame delle navi costruite all'Arsenale di Venezia.

Il Museo della Filanda di Salzano, inaugurato a fine maggio 2016, è frutto della collaborazione tra pubblico e privato uniti insieme per riaccendere, anche solo virtualmente, la storica Filanda del paese. È situato in uno straordinario contesto architettonico: la villa veneta Donà Romanin-Jacur, il grande parco romantico, caratterizzato da canali, rialzate, grotte e da pregiate specie arboree, la filanda, bell’esempio di archeologia industriale, e il brolo con il suo gelseto didattico.

Con questa iniziativa culturale il Comune di Salzano ha voluto ripercorrere e far riviver

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