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Particolare del quadro "Veduta di San Biagio e della chiesa di San Biagio e Cataldo in Giudecca, XVIII secolo", di Johan Richter (via Wikimedia Commons)

Posizionata nel punto più occidentale della Giudecca, dove oggi troviamo il Molino Stucky, venne rasa al suolo nel 1882.

Le sorti della chiesa furono strettamente legate a Beata Giuliana di Collalto, che vi fondò il Monastero adiacente.

Di origini antichissime, il luogo di culto — oggi scomparso — esisteva già dal X secolo assieme ad una Casa d'accoglienza per pellegrini che si recavano in Palestina, entrambi intitolati a San Biagio e Cataldo, costruiti grazie al supporto delle famiglie Capovani, Pianiga e Agnusdei. La chiesa venne consacrata verso la fine del XVI secolo e le sue sorti furono strettamente legate ad una devota religiosa: Giuliana di Collalto.

Nel 1222 Giuliana ebbe una visione: San Biagio le apparve indicandole l'estremo confine dell'Isola di Spinalonga — oggi

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