Di origini antichissime, il luogo di culto — oggi scomparso — esisteva già dal X secolo assieme ad una Casa d'accoglienza per pellegrini che si recavano in Palestina, entrambi intitolati a San Biagio e Cataldo, costruiti grazie al supporto delle famiglie Capovani, Pianiga e Agnusdei. La chiesa venne consacrata verso la fine del XVI secolo e le sue sorti furono strettamente legate ad una devota religiosa: Giuliana di Collalto.
Nel 1222 Giuliana ebbe una visione: San Biagio le apparve indicandole l'estremo confine dell'Isola di Spinalonga — oggi
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