La casa del Tintoretto è un palazzo risalente al Quattrocento in stile gotico, alto e stretto con una splendita trifora al primo piano. Sulla sua facciata si trovano una piccola statua in marmo rappresentante Ercole con clava e una lapide a ricordo di Jacopo Robusti, Tintoretto, che visse nella casa per vent'anni. La residenza è attualmente privata ed abitata.
La fondamenta e l'annesso campo prendono il loro nome dalla presenza di 4 statue che il popolo ha comunemente denominato Mori e alle quali è stata data un'identità: sono stati associati ai tre fratelli Mastelli e a un loro servitore. Essi risultano essere provenivano dalla Morea e giunti in laguna nel 1112.
Le quattro sculture sono una diversa dall'alta, tre di queste portano un gran turbante sul capo mentre la quarta è caratterizzata da un naso metallico, e non in marmo; quest'ultima, come conferma la stessa pietra di lato alla testa della statua, dovrebbe raffigurare Sior Antonio Rioba, uno dei fratelli Mastelli, famoso per i suoi scherzi e le sue burle come il Pasquino a Roma. Alcui ritengono che questo brutto naso di ferro possa portare fortuna.
La testa della statua di Rioba, il primo maggio 2010, venne sottratta per poi esser ritrovata qualche giorno dopo; non si è capito, se sia stato un atto vandalico o se un furto a commissione.