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Arsenale di Venezia: vista dall'alto della Torre di Porta Nuova, verso l'interno del centro storico (a sinistra il Campanile di San Marco). (Archivio Bazzmann/Venipedia)

Questo luogo ebbe un ruolo fondamentale nella storia di Venezia: fu un grande cantiere navale dove le barche venivano costruite e riparate. Non solo, all'interno, nei momenti gloriosi della Serenissima, esistevano dei veri e propri quartieri popolati da operai e portuali. Anticipò di molti secoli il concetto di fabbrica su catena di montaggio.

Questo edificio fu talmente importante per la città che pure il il padre della lingua italiana, così definito Dante Alighieri, vi dedicò un passo nel suo celebre poema "Divina Commedia".

Il termine arsenale deriva dall’espressione araba "darsina’a"  (la quale mescola le parole darsena e cantiere), successivamente modificata nella forma veneziana"darzanà"  (da cui deriva il conio dantesco "arzanà"), "arzanàl" (o "arsenàl") ed infine arsenale.

La fondazione di questo grande cantiere navale risale al 1104 sotto il dogado di Ordelafo Falier e partì da due isole chiamate “Gemelle”. Dal XIV secolo iniziò progressivamente ad ampliarsi aumentando il numero di cantieri e fabbricati quali la "Casa del Canevo" (edificio utilizzato per la fabbricazione delle

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