Figlio del doge Vitale,ne continuò l’opera in Terrasanta, dando aiuto con la flotta ai crociati e combattendo i normanni.
Dovette però vedersela anche con Colomanno, re di Ungheria (1095-1116), che s’incoronò re di Croazia e mirò ad aprirsi uno sbocco sull’Adriatico.Il nuovo doge inviò delle truppe a occupare Spalato, Zara e altri punti chiave lungo la costa.
È ricordato per la nuova Pala d’oro che ordinò a Costantinopoli subito dopo la sua elezione, per avere irrobustito il Castello Ducale, cercando di renderlo inespugnabile con torri, fossati, ponti levatoi, e soprattutto per aver fondato l’Arsenale (1104) con l’intento di programmare la costruzione di galee da guerra, in un proprio cantiere navale modellato sulla base di precedenti bizantini, e opporsi così alla potenza e prepotenza ungherese.
Il doge condusse personalmente la guerra contro Zara ma morì in battaglia. La salma fu portata a Venezia e sepolta nell’atrio della Chiesa di S. Marco. Non si sa esattamente dove.
Una curiosità su questo doge: era mancino e scriveva da destra a sinistra, infatti Ordelaf non sarebbe altro che Faledro, il nome con il quale le cronache talvolta indicano la sua famiglia.